Cosa significa fare autotrasporto in Ucraina oggi? Risponde Alberto Riboni, Ceo di Riboni RBN

In questo momento, continuare a mantenere operativa la rete del trasporto merci in una terra colpita dalla guerra come l’Ucraina, è un’impresa complessa ma indispensabile. Sull’importanza e il valore che tale attività riveste soprattutto sotto il profilo umano, si è espresso Alberto Riboni, Ceo di Riboni RBN, ai microfoni di Golia Channel.

“Si tratta di un’esperienza che ci arricchisce perché ci permette di valorizzare ancora di più gli aspetti più importanti del settore del trasporto e della logistica. L’autotrasporto è fatto di uomini e raggiungere questo Paese ci consente di portare aiuti e sostegno alle persone che ne hanno necessità; tutto il valore della nostra attività si vede soprattutto quando serve”, ha spiegato Riboni.
“Noi veniamo da una lunga storia in Russia che è proseguita in Kazakistan, nelle repubbliche della CSI e nel Caucaso e oggi siamo chiamati a dare risposte al popolo ucraino che si trova in una situazione molto difficile”.

L’attività di Riboni RBN inizia nel 1947, quando Angelo Riboni acquista il primo camion per effettuare trasporti. Oggi l’azienda ha assunto una dimensione internazionale con la terza generazione formata da Davide, Matteo e Alberto: da una parte, con la tratta della via della seta che garantisce le consegne in Oriente; dall’altra, il trasporto nell’Africa Settentrionale e l’apertura di filiali in Romania, Russia e Marocco.

 

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