Il tema della sostenibilità nella filiera della logistica è stato al centro del Congresso dei dirigenti ASTRE Italia, che si è svolto sabato 6 maggio 2023 nel verde della campagna toscana.
Dopo la prima parte della mattinata dedicata ai lavori dell’Assemblea plenaria (a questo link il precedente articolo), si è tenuta una tavola rotonda che ha coinvolto protagonisti ed esperti del settore.
La sostenibilità è un tema cruciale per la filiera della logistica. Nel 2023, sempre più aziende stanno riconoscendo l’importanza di ridurre l’impatto ambientale anche in vista degli sfidanti obiettivi posti dall’Ue con il suo Green Deal.
La logistica sostenibile implica l’adozione di nuove strategie responsabili, come la riduzione delle emissioni di gas serra, l’uso di fonti energetiche rinnovabili e l’adozione di tecnologie efficienti dal punto di vista energetico.
Ma la sostenibilità nella logistica può anche portare a una maggiore efficienza operativa e a costi ridotti, migliorando la redditività delle aziende.
Ad esempio, la digitalizzazione di alcuni processi, può migliorare la pianificazione delle rotte, ridurre gli sprechi di carburante e ottimizzare l’utilizzo dei veicoli. Inoltre, la logistica sostenibile può anche fornire un vantaggio competitivo per le aziende.
Biocarburanti, certificazioni ambientali e nuovo standard Euro 7
Nel dibattito che ha animato la tavola rotonda sono intervenuti:
- Raymondo Girardi, Head of Fleet Sales, Mercedes-Benz Trucks Italia;
- Marco Cassago,Direttore AS24 Italia;
- Alberto Riboni, Riboni RBN
- Marco Chesi, Resp. Sicurezza Stradale Ente certificatore SQS;
- Gianpietro Calai, Resp. Trasporto Sostenibile di Exeva Srl;
- Gaëtan Jollivet, ASTRE Coopérative.
Raymondo Girardi ha parlato dell’importante ruolo dei costruttori nel percorso verso una maggiore sostenibilità del trasporto merci su strada. “Stiamo lavorando per efficientare i motori dei nostri mezzi pesanti sui fronti elettrico e idrogeno, ma nell’attuale fase di transizione verso la decarbonizzazione riteniamo altrettanto importante il ruolo dei biocarburanti come l’HVO, infatti i nostri veicoli sono compatibili al 99%”.
Anche Cassago, Direttore AS24 Italia, si è soffermato sull’importanza di utilizzare carburanti sostenibili e di qualità, come il biocarburante HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), un olio vegetale idrotrattato.
L’attuale generazione di HVO permette di ridurre notevolmente le emissioni: si tratta di un prodotto ecologico fatto interamente da materie prime rinnovabili. È il carburante per veicoli diesel più sostenibile sul mercato che consente di limitare, rispetto al normale diesel, le emissioni di particolato, l’ossido di azoto (NOX) e percentuali importanti di CO2.
Alberto Riboni ha portato il punto di vista delle aziende di trasporto, illustrando criticità ed esigenze nell’affrontare il tema della sostenibilità. “Sono necessari investimenti ingenti per tenere il passo se vogliamo raggiungere gli sfidanti target richiesti al nostro comparto. Le certificazioni ambientali sono uno step importante ma richiedono risorse e impegno. Inoltre è necessario sottolineare che tale percorso dovrebbe avere un rilievo globale, coinvolgendo anche continenti come l’Africa e l’Asia, non solo l’Europa”.
Il tema dell’importanza delle certificazioni, sempre più richieste dalla committenza, è stato al centro dell’intervento di Chesi che ha citato le principali: ISO50001, ISO39001 e ISO28000.
“La certificazione non è una semplice medaglia da appuntarsi – ha detto -, serve anche a individuare errori e inefficienze nei processi lavorativi”.
Gianpietro Calai ha parlato dei nuovi requisiti per gli Euro 7, che saranno neutrali dal punto di vista tecnologico e da quello del carburante, ponendo gli stessi limiti indipendentemente dal fatto che il veicolo utilizzi carburanti tradizionali o alternativi.
“Saranno sfruttate appieno tutte le tecnologie digitali per evitare manomissioni e per consentire alle autorità di monitorare le emissioni in qualsiasi momento”, ha spiegato.
Calai ha poi voluto sottolineare l’importanza del percorso verso la sostenibilità: “Studi medici recenti dimostrano una correlazione tra l’aumento dell’asma infantile e di patologie cardio-respiratorie negli adulti (compreso ictus e infarto) e le concentrazioni di polveri e Nox nell’atmosfera cittadina”, ha concluso.
Al dibattito è intervenuto anche Gaëtan Jollivet, che si è soffermato sul contesto francese illustrando le normative legate alla decarbonizzazione e le iniziative messe in campo dalle imprese per affrontare il tema della sostenibilità.