Nel corso degli ultimi anni, l’Italia ha assistito a una significativa crescita del parco circolante di autocarri, includendo sia quelli destinati al trasporto merci che quelli ad uso speciale. Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp, basati su informazioni fornite dall’ACI, il numero di autocarri in circolazione nel 2022 ha raggiunto la quota di 5.159.187 unità, registrando un aumento del 52,7% rispetto al 2000, quando erano presenti 3.377.573 autocarri nel paese.
L’incremento significativo è da attribuire principalmente all’ascesa dell’e-commerce, che ha generato una domanda sempre maggiore di trasporto merci, anche su lunghe distanze. Tale fenomeno ha portato ad un aumento del numero di imprese attive nel settore e ha contribuito alla crescita della quantità di merci trasportate su gomma in Italia, con un aumento del 14,1% solo nel periodo compreso tra il 2015 e il 2020.
La distribuzione territoriale del parco circolante di autocarri in Italia
Un’analisi dettagliata dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp evidenzia le differenze territoriali nello sviluppo del parco circolante di autocarri in Italia nel periodo dal 2000 al 2022. La regione in cui si è registrato il maggior incremento è il Trentino-Alto Adige, con un aumento del 259,6%. La Valle d’Aosta segue al secondo posto con un incremento del 131,2%, seguita da Sardegna (+96,8%), Molise (+80,1%), Basilicata (+79,1%) e Calabria (+76,5%).
Al contrario, le regioni con le crescite minori sono state la Lombardia (+33,9%), la Liguria (+31,1%) e, in particolare, il Piemonte (+20,5%), che già presentavano un parco circolante di autocarri consistente. Attualmente, la regione con il maggior numero di autocarri in circolazione è la Lombardia, con 738.264 unità, seguita dalla Sicilia (431.107), dal Veneto (425.784) e dall’Emilia-Romagna (415.827).
La necessità di rinnovare il parco circolante di autocarri in Italia
Nonostante l’aumento del numero di autocarri in circolazione in Italia tra il 2000 e il 2022, i veicoli presenti sulle strade italiane hanno un’età media superiore rispetto alla media europea. Secondo i dati dell’Associazione dei costruttori automobilistici europei (ACEA), l’età media dei mezzi pesanti in circolazione in Europa è di 14,2 anni, mentre in Italia si attesta a 19 anni.