La circolazione ferroviaria tra Italia e Francia via Frejus è bloccata dallo scorso 27 agosto per una frana avvenuta nel territorio della Maurienne. E secondo le autorità francesi i lavori di ripristino, inizialmente previsti entro novembre, non termineranno prima dell’estate 2024.
Il prefetto della Savoia Francois Ravier e Sncf hanno annunciato che lo stop al traffico ferroviario tra Italia e Francia si protrarrà fino a giugno 2024.
La prospettiva della paventata chiusura per un anno della linea ferroviaria rappresenta una minaccia all’intermodalità ferroviaria tra l’Italia e la Francia con un danno incalcolabile per l’economia transfrontaliera.
Blocco per i 170 treni merci settimanali attivi sulla linea
Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino e dell’associazione AlpMed, ha lanciato l’allarme: “Con il blocco dei Tgv e dei Frecciarossa, oltre che dei 170 treni merci settimanali attivi sulla stessa linea, è facile prevedere gravi ripercussioni per il territorio, con un aumento notevole del trasporto su gomma e una conseguente congestione del traffico“.
L’associazione AlpMed riunisce le Unioni regionali e le Camere di commercio di Liguria, Piemonte, Provence Alpes Cote d’Azur, Auvergne-Rhone-Alpes, Valle d’Aosta, Corsica e Sardegna.
“Occorre fare tutti gli sforzi necessari affinché i lavori di ripristino della linea vengano accelerati, per risolvere un problema che non si limita solo alla regione francese coinvolta, ma impatta fortemente su tragitti di lungo raggio tra due Paesi”, ha aggiunto.