Mihai Carmen Stochioiu, ha 57 anni ed è nato in Romania dove ha cominciato a guidare camion non appena divenuto maggiorenne. Il viaggio Italia Romania era quello che gli piaceva di più.
Tanto da decidere poi di trasferirsi nella penisola. E ormai parla perfettamente l’italiano con un leggero accento pavese. Vive infatti a Varzi, in provincia di Pavia. Un paesino che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia.
Si trova nell’Oltrepò Pavese, in una conca al centro della valle Staffora, alla destra del torrente omonimo, sulla ex Strada statale 461 del Passo del Penice ed è famoso, come sottolinea il nostro autista, per il suo salame.
“Per me viaggiare è sempre stata una passione – racconta l’autista della Setti mentre è in sosta in Francia – Ero giovanissimo e venivo in Italia a trasportare funghi, soprattutto porcini. Poi ho deciso di stabilirmi qui e di fare della guida il mio lavoro”.
Un lavoro che ama e che svolge con professionalità nella stessa ditta da ben 17 anni.
Stochiou è sposato da 36 anni, ma non ha figli.
“Felicemente sposato devo dire. Anche se a volte la lontananza da casa pesa. Però il ritorno è ancora più bello. Quando torno da mia moglie posso coltivare la mia seconda passione: la cucina”.
Ai fornelli è in gamba come alla guida?
“Secondo mia moglie e i miei amici sì”.
Da buon rumeno ama le carni, un po’ meno il pesce. Ma viaggiare gli dà mille possibilità.
“Quando sono in viaggio ovviamente non cucino io. La cabina di guida per me è sacra. Ma assaggio e poi tornato a casa provo a cucinare i piatti che ho provato in giro. Soprattutto quelli con la carne”.
Viaggi internazionali che lo portano un po’ ovunque e che a volte pesano.
“Certo è una vita di sacrifici perché stai poco a casa, come dicevo. Per fare il camionista ci vuole passione, non è un lavoro come gli altri. Ma è anche una vita di soddisfazioni economiche e professionali. Nella mia ditta mi apprezzano e questo mi dà grande slancio”.
Consiglierebbe questo lavoro a un giovane?
“C’è gran bisogno di autisti giovani. Ma è difficile trovarli. Eppure si guadagna bene. Ma come dicevo fare il camionista è una passione. Non si può fare solo per soldi. Ti deve piacere viaggiare, vedere posti e gente nuova, fare qualche sacrificio. Viaggio in tutta Europa e ho amici, conoscenti e clienti ovunque. Tutti mi accolgono sempre con calore. Conosco molte persone che hanno la patente professionale e potrebbero tranquillamente fare i camionisti ma si lamentano. Io non lo cambierei con nessun altro lavoro. Se penso a stare in un ufficio… Non ci riuscirei. Mi sentirei prigioniero. Invece così ogni volta ho una missione da compiere ma sono libero, non chiuso tra 4 mura”.