Nuovi pesi e dimensioni al Congresso Astre Italia 2024

Il Congresso dei Dirigenti Astre Italia 2024, svoltosi al Park Hotel “Ai Cappuccini” di Gubbio (PG) lo scorso 4 maggio, ha affrontato il tema cruciale dei nuovi pesi e dimensioni dei camion per l’evoluzione efficiente e sostenibile dei trasporti.

Dirigenti, soci, associazioni e case costruttrici hanno discusso nell’evento di sabato mattina della Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 96/53/CE sui pesi e dimensioni dei veicoli industriali quali i camion per il trasporto su strada.

La nuova Direttiva conferma ed amplia le possibilità offerte della precedente, recependo i risultati delle sperimentazioni che negli anni si sono susseguite nei vari stati europei, tra cui l’Italia.
I cosiddetti mega truck offrono la possibilità di trasportare carichi maggiori, riducendo così il numero di viaggi e l’impatto ambientale complessivo. Tuttavia, per gli attori del settore del trasporto ci sono importanti questioni da considerare, come le prospettive di crescita, l’impatto sulla sicurezza stradale, sulle infrastrutture e sull’ambiente.

Durante il Congresso Dirigenti Astre Italia 2024, sono stati esplorati approcci oggettivi differenti legati all’utilizzo di camion EuroTrailer ed Eurocombi per ottimizzare il trasporto su strada, ferrovia e mare.

Tuttavia, l’implementazione completa di queste soluzioni in Italia rimane ancora una sfida per problemi di messa in atto dei decreti attuativi. Paesi come Spagna e Germania stanno già testando con successo mezzi con pesi e dimensioni maggiori, offrendo importanti spunti su pro e contro.

La Francia invece ha posizioni governative più critiche mentre in Italia la fase di valutazione è stata superata e si attende quella di attuazione. Inoltre, c’è il tema del trasporto intermodale. Riguardo al tema dell’intermodalità le associazioni di categoria hanno sviluppato degli studi per lo sviluppo positivo di questo sistema e attivare una sperimentazione per coglierne l’opportunità.

Allo stesso tempo, c’è un crescente interesse per la decarbonizzazione totale attraverso l’utilizzo di camion elettrici e ad idrogeno. Il parco circolante dei camion in Italia è vetusto -come quello rimorchiato- e necessita di un ammodernamento che tenga conto delle ultimissime novità sul fronte ambientale.

La sostenibilità è emersa come un tema centrale, non solo come un dovere, ma anche come un’opportunità per migliorare la competitività dell’industria dei trasporti. Le aziende italiane mostrano capacità produttive all’avanguardia in Europa, con un forte impegno verso pratiche più sostenibili ed efficienti.

Le associazioni di categoria e dell’industria sono fortemente impegnate nel promuovere la sostenibilità e nell’efficientamento dei trasporti, evidenziando l’importanza di un approccio integrato e collaborativo per affrontare le sfide del settore.
Nella prima parte dell’incontro il Direttore Rete Astre Coopérative Christophe De Korver ha illustrato la missione di Astre in Europa. La rete europea conta 161 soci con un piano di sviluppo per i prossimi 4 anni. La missione di Astre si propone di fornire ai soci eccellenza soluzioni ed azioni che accompagnino i soci nell’operatività quotidiana per lo sviluppo delle aziende. Gli assi portanti di Astre sono: soluzioni aziendali, supporto e competenza, strumenti, formazione, comunicazione e innovazione per il commercio.
Il Congresso si è poi sviluppato su due panel, uno di natura tecnica e uno di natura politica.

Il panel tecnico del Congresso Astre Italia 2024

Durante il suo intervento iniziale, Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo di Lavoro Rimorchi di Unrae e Amministratore Delegato di Koegel Italia, ha fornito un’analisi dettagliata dello stato attuale del settore dei trainati. Ha evidenziato un preoccupante declino delle immatricolazioni e un parco circolante caratterizzato da veicoli obsoleti, con un’età media di 17 anni. Questo dato è particolarmente significativo considerando che si stima che siano necessari circa 29 anni per sostituire completamente l’intera flotta, un periodo che non si allinea con gli attuali obiettivi di sostenibilità ambientale.
Mastagni ha poi sottolineato l’importanza di superare le barriere attuative per l’aumento di pesi e dimensioni dei veicoli, prendendo spunto dall’esperienza positiva di altri paesi europei come i Paesi Bassi, la Spagna, la Svezia, la Danimarca, la Germania, la Finlandia e il Belgio.

Ha evidenziato che l’introduzione di veicoli allungati non comporta problemi significativi alle strade o alle infrastrutture esistenti. Inoltre, ha sottolineato come grazie all’utilizzo di rimorchi ad assi centrali, i mezzi non richiedono modifiche strutturali e che gli eurotrailer sono pienamente compatibili con il trasporto intermodale, offrendo così soluzioni efficienti e sostenibili per il settore del trasporto su strada.

Domenico Andreoli, Head of Marketing Press & Homologation Daimler Truck Italia S.r.l., ha affrontato la cruciale sfida della sostenibilità nel settore dei trasporti presentando le caratteristiche del Mercedes-Benz eActros 600.

Questo camion elettrico è stato progettato specificamente per soddisfare le esigenze del trasporto a lungo raggio in Europa, offrendo un’innovativa soluzione per ridurre l’impatto ambientale.
Il veicolo è dotato di un’autonomia di circa 500 chilometri e una portata utile di circa 22 tonnellate, garantendo prestazioni affidabili e sostenibili per le aziende di trasporto. Inoltre, per supportare i gestori di flotta nell’ottimizzazione delle operazioni, il camion è equipaggiato con un sofisticato sistema di monitoraggio dello stato della batteria e soluzioni digitali avanzate per una gestione efficiente del parco veicoli.
Oltre ai veicoli elettrici alimentati a batteria, Andreoli ha presentato anche il camion alimentato a idrogeno, un’altra innovativa soluzione per ridurre le emissioni e promuovere la sostenibilità nel trasporto su strada. Questo veicolo è in grado di percorrere fino a 1047 chilometri a pieno carico con un singolo rifornimento di idrogeno liquido, dimostrando che può competere con le prestazioni dei tradizionali veicoli diesel.
L’introduzione di queste tecnologie all’avanguardia evidenzia l’impegno di Daimler Truck Italia S.r.l. nel promuovere soluzioni sostenibili e avanzate nel settore dei trasporti, contribuendo così a una mobilità più pulita e responsabile per il futuro.

Un esempio pratico di applicazione dei nuovi trainati è stato portato dall’Amministratore delegato di Transpais Juan Carlos Pardo che ha testimoniato il reale utilizzo in Spagna dell’European Modular System (EMS) con il Megatrailer e il Duotrailer, fornendo un’analisi dettagliata delle specifiche tecniche, delle dimensioni e dei requisiti stradali, nonché dei vantaggi e degli svantaggi associati a entrambe le configurazioni.
L’EMS Megatrailer, introdotto nel dicembre 2015 in Spagna, è caratterizzato da una lunghezza massima di 25,25 metri e un peso massimo di 60 tonnellate. Le sue specifiche tecniche includono la necessità di almeno 6 assi e sospensioni pneumatiche, oltre a sistemi avanzati di assistenza alla guida come l’assistenza al mantenimento di corsia e l’assistenza alla frenata d’emergenza. Le norme stradali richiedono la circolazione preferenziale su autostrade e superstrade, limitando la velocità massima a 90 km/h.
Il sistema EMS Megatrailer è soggetto a disposizioni specifiche, inclusa l’installazione obbligatoria di segnali luminosi. Tuttavia, ci sono diverse criticità associate a questa configurazione, tra cui la difficoltà nel reperire autisti qualificati, la necessità di accordi contrattuali a lungo termine con i clienti e la limitata flessibilità operativa.

Il Duotrailer, sperimentato dalla Direzione Generale del Traffico fin dal 2018, presenta una lunghezza massima di 32 metri e un peso massimo di 72 tonnellate. Questa configurazione richiede l’uso di trailer collegati a un secondo semirimorchio convenzionale da dolly. Mentre offre una maggiore capacità di carico fino a 48 tonnellate, il Duotrailer presenta sfide simili al Megatrailer, compresa la carenza di autisti qualificati e le limitazioni operative.
Nonostante gli svantaggi, entrambe le configurazioni EMS offrono una serie di vantaggi significativi, tra cui una riduzione della congestione del traffico, un migliore utilizzo delle risorse, risparmi sui costi operativi e una minore impronta ecologica, contribuendo così a promuovere una logistica più efficiente e sostenibile.

Gaetan Jollivet, Amministratore Delegato di Jolival S.A., ha invece esposto la posizione del governo francese, molto critica rispetto all’aumento di pesi e dimensioni dei veicoli pesanti, tanto che la Francia è uno dei pochi Paesi europei ad aver formalizzato tale rifiuto in sede comunitaria. Una posizione che ovviamente compromette l’utilizzo di tali nuovi strumenti sul territorio francese. In questo contesto, la testimonianza di Jollivet ha offerto uno spunto di riflessione su come affrontare la questione della sostenibilità nei trasporti, incoraggiando una discussione aperta e inclusiva per individuare possibili soluzioni e strategie future.

Il panel politico del Congresso Astre Italia 2024

Il panel politico del Congresso Astre Italia 2024 ha dato voce agli esperti di settore per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione nel panorama industriale e dei trasporti italiani.

Durante il suo intervento, Salvatore Amitrano di Tecno Capital ha messo in evidenza l’importanza cruciale della sostenibilità come tema per lo sviluppo delle imprese. Ha presentato un progetto di ricerca dell’Osservatorio Nazionale sulla Sostenibilità delle PMI Italiane volto a valutare lo stato di salute delle piccole e medie imprese italiane rispetto alla transizione sostenibile.
Questo progetto si concentra sull’importanza per le imprese di implementare e comunicare performance legate all’ambiente, alla responsabilità sociale e alla governance (ESG), riconoscendo questi aspetti come fondamentali per creare valore e ridurre i rischi aziendali. Le PMI, essendo attori cruciali dell’economia nazionale, sono al centro di questo sforzo. La loro conoscenza e consapevolezza dei rischi ambientali possono influenzare significativamente il business e la strategia aziendale.

Francesco Rossi, Senior Policy Advisor Logistic and Transport di Confindustria, ha sottolineato l’importanza cruciale della sostenibilità come motore per lo sviluppo competitivo delle imprese. Contrariamente a essere considerata solo come un obbligo morale, la sostenibilità rappresenta un’opportunità tangibile per avanzare verso la decarbonizzazione e stimolare la competitività nel panorama industriale italiano.
Rossi ha evidenziato come il sistema produttivo italiano dimostri performance positive in termini di sostenibilità, posizionandosi ai vertici europei in questo ambito. Questo dato riflette la capacità delle aziende di produzione industriale di adattarsi e innovare per rispondere alle sfide ambientali, trasformando la sostenibilità da un costo a un vantaggio competitivo.
Infatti, investire nella sostenibilità non solo contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale, ma può anche generare opportunità di crescita e miglioramento nell’efficienza aziendale. Una attenzione, quella sulla sostenibilità, che si sta riverberando sempre di più anche nei rapporti con le aziende di trasporto, grazie anche ad un nuovo approccio di Confindustria al tema, avallato anche dalla recente presentazione di un documento congiunto con le principali componenti del settore.

Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita, ha quindi raccontato l’esperienza italiana del Progetto 18, una sperimentazione che ha riguardato circa 300 Eurotrailer da 18,75 metri che a dimostrato la piena fattibilità del progetto in Italia. Attraverso un’approfondita analisi, Della Pepa ha dimostrato che l’adozione di combinati più lunghi rappresenta non solo una scelta ecologica, ma anche un investimento economicamente vantaggioso.
Uno dei principali punti di forza di questo sistema è la sua adattabilità alle diverse infrastrutture, con un’elevata efficienza lungo le reti autostradali e portuali. Questo sistema modulare consente una maggiore capacità di carico con un minor numero di veicoli, riducendo così l’impatto ambientale e la congestione stradale.
Grazie alla riduzione del numero di viaggi, l’EMS contribuisce significativamente alla diminuzione delle emissioni di CO2 e del consumo di carburante. Studi empirici hanno poi confermato che l’EMS a 25,25 metri può ridurre le emissioni fino al 15% rispetto ai valori attuali, con un risparmio annuale di miliardi di dollari in carburante diesel e riduzione di tonnellate di CO2.
Nel caso del Progetto 18, però, la mancanza di alcuni provvedimenti attuativi ne ha ad oggi bloccato l’evoluzione, con decine di aziende italiane che attendono la piena operatività del progetto per adeguare il parco rimorchiato.

Uno sguardo al panorama del trasporto italiano ed europeo è stato poi quello offerto da Marco Colombo, segretario della Fai di Milano. Un panorama che è in continua evoluzione, con sfide e opportunità che coinvolgono infrastrutture, autisti, veicoli e transizione energetica.
L’infrastruttura è la colonna portante del trasporto europeo, ma la sua manutenzione e il suo sviluppo incontrano ostacoli significativi. Degli 83 interventi infrastrutturali pianificati, solo la metà rispetta i tempi di avanzamento, creando ritardi che influenzano l’intero sistema di trasporto.
L’aumento delle dimensioni e dei pesi dei veicoli richiede un attento adeguamento delle infrastrutture stradali e una formazione adeguata per i conducenti. A questo proposito, una delle sfide più pressanti riguarda la carenza di autisti qualificati. Si prevede che nel 2028 mancheranno 700.000 autisti in Europa, con solo il 5% dei conducenti attuali al di sotto dei 25 anni. È necessario un impegno urgente per attrarre nuovi talenti e garantire una forza lavoro adeguata al settore.
Un ulteriore elemento cruciale è l’uniformità normativa tra i Paesi dell’UE, insieme a tariffe di trasporto adeguate che riflettano gli investimenti necessari per l’utilizzo dei veicoli più grandi. Inoltre, è fondamentale promuovere la collaborazione tra le ferrovie e il trasporto su strada per ottimizzare le sinergie tra le modalità di trasporto.

Nelle sue conclusioni, il presidente di Astre Italia Giuseppe Curcio si è concentrato sull’importanza di un’evoluzione efficiente e sostenibile nel settore. Curcio ha ripreso l’esempio della Spagna, dove l’implementazione di veicoli di dimensioni maggiori è già una realtà attiva, ma ha anche illustrato il ruolo di Astre Italia in questo processo di evoluzione: un ruolo che può essere garantito da 31 aziende distribuite su tutto il territorio nazionale, con 6.500 veicoli, 2.700 collaboratori, 77 sedi e 450.000 metri quadrati di magazzini.
Il presidente ha quindi sottolineato l’importanza di comprendere appieno le implicazioni dell’impiego di veicoli con pesi e dimensioni ampliati, sia in termini di opportunità che di sfide, con la necessità di un approccio olistico da parte di tutti i soggetti coinvolti nel dibattito che consideri non solo l’aumento della capacità di trasporto, ma anche gli impatti sull’ambiente, sulla sicurezza stradale e sull’efficienza complessiva del sistema logistico.
Inoltre, Curcio ha ricordato l’impegno di Astre Italia verso la sostenibilità e l’efficienza, ribadendo l’importanza di un’evoluzione del settore dei trasporti che sia allineata agli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione dell’impatto ambientale.