Francia: agevolazioni per i camion elettrici e multe per le emissioni

In Francia partono le agevolazioni per il passaggio all’elettrico dei camion. A diffondere la notizia il mensile di settore Routiers.

La dead line per presentare un fascicolo e richiedere un’agevolazione è il 19 agosto 2024.

L’aiuto finanziario concesso potrà coprire fino al 50% del costo aggiuntivo impiegato sia per l’acquisto che per la conversione di un veicolo in motorizzazione elettrica.

Il limite del finanziamento è di 20mila euro per un veicolo pesante tra 7,5 e 12 t, 65mila euro per un mezzo con portata maggiore di 12 t e fino a 90mila per i trattori.

L’Agenzia per la transizione ecologica (Ademe) ha istituito un fondo dedicato con una dotazione di 20 milioni di euro.

Ma si tratta solo della prima parte del budget di cui sarà dotato lo sportello perché l’obiettivo è giungere ad almeno 2100 veicoli ad elettricità entro il 2024 con un fondo complessivo di aiuti per 130 milioni di euro.

La domanda di sostegno dovrà essere presentata sul sito agirpourlatransition.ademe.fr.

Per il mese di agosto, poi, è prevista la pubblicazione di un bando che finanzierà progetti e innovazioni con un budget complessivo a disposizione di 110 milioni di euro. Il bando in questione, però sarà diviso in aree a seconda del tipo di veicoli: 95 milioni di euro per i mezzi pesanti, 10 milioni per autobus e navette urbane e 5 milioni per gli autobus.

I progetti presentati verranno messi in competizione e solo i migliori otterranno il finanziamento.

Le candidature saranno accettate dal 21 agosto al 4 ottobre 2024, mentre l’ annuncio dei vincitori è previsto per dicembre.

Piccole imprese e professionisti che volessero maggiori informazioni potranno scrivere una mail a AAP-ECOSYSVLELEC@ademe.fr. – MF

Le multe per chi non comunica esattamente le emissioni

Se da un lato il governo francese sta cercando di agevolare il passaggio all’elettrico e alle altre modalità di trasporto sostenibile, d’altro canto da gennaio del prossimo anno un obbligo già sancito dal 2013 sarà accompagnato da una sanzione salata. Si rischierà, infatti, una multa fino a 3mila euro.

L’infrazione non è stata finora contestata, ma per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica e di sostenibilità concordati in area Ue i paesi membri stanno accelerando. Tra le accelerazioni, appunto, quello delle comunicazioni dettagliate sulle emissioni di gas a effetto serra derivanti dai loro servizi di trasporto.

Il metodo di comunicazione è flessibile, ma le informazioni devono essere accurate, chiare e inequivocabili. Il metodo di calcolo, basato sulla norma europea NF EN 16258 (attualmente in fase di revisione), è descritto negli articoli da D1431-6 a D1431-19 del codice francese dei trasporti.

Si tiene conto dell’intero ciclo, non solo delle emissioni durante il funzionamento del mezzo di trasporto ma anche di quelle emesse durante la cosiddetta fase a monte, vale a dire la produzione di fonti energetiche.

Chi è obbligato alla comunicazione

L’obbligo non si applica per i transiti solo nazionali. Ma “i vettori stranieri devono  rispettare questo obbligo e informare i loro clienti”, ha spiegato il Ministero francese della trasformazione ambientale e della coesione territoriale. Il trasporto insomma deve avere origine o destinazione al di fuori del territorio francese.

L’International Road Transport Union (IRU) raccomanda di utilizzare la piattaforma EVE per calcolare le emissioni. Unico problema: la piattaforma al momento funziona solo in francese.