Si avvicina sempre più la data in cui i lavori di manutenzione al Ponte di Lueg non saranno più rinviabili.
La società che gestisce il Ponte di Lueg, sull’autostrada A13 del Brennero, Asfinag (Autobahnen und Schnellstraßen-Finanzierungs-Aktiengesellschaft) ha annunciato, pertanto, che da gennaio del prossimo anno il Ponte sarà percorribile su una sola corsia.
La necessità di limitare il transito ad un’unica corsia e ridurre in tal modo il carico che il Ponte deve sopportare è dovuta proprio all’urgenza di effettuare lavori di manutenzione ormai irrinunciabili.
Il ponte di Lueg è lungo quasi due chilometri (1804 metri) ed è stato costruito ben 55 anni fa.
Il costo dei lavori e la durata
Il costo dei lavori complessivi è stato stimato dalla società austriaca in circa 300 milioni di euro. Si presume che la durata del primo lotto sarà di circa due anni e mezzo. Poi, per il completamento occorrerà altro tempo. Se andrà tutto secondo le previsioni con inizio dei lavori entro la primavera del 2025, il completamento avverrà nel 2030.
Le preoccupazioni delle imprese di trasporto
L’annuncio della necessità di effettuare i lavori straordinari di manutenzione ha provocato già numerose preoccupazioni tra le imprese di autotrasporto che quotidianamente attraversano il Ponte dell’A13 per oltrepassare il Brennero.
Proprio per questo Asfinag ha rinviato diverse volte l’inizio dei lavori, data la concomitanza di altre difficoltà nel transito da e per il Brennero verificatesi negli ultimi tempi. La limitazione del transito ad una sola corsia dovrebbe consentire di attendere il 2025 senza caricare eccessivamente il ponte.
La società austriaca sta anche valutando la possibilità di aprire entrambe le corsie, pur limitando il transito in modo da rispettare i limiti di peso che il ponte può sopportare nelle attuali condizioni, nei periodi di maggior traffico commerciale.
Considerate le già numerose limitazioni al transito dei mezzi sopra le 7,5 tonnellate, si teme che i futuri interventi – e le restrizioni alla viabilità previste – potranno avere un forte impatto sul traffico lungo l’asse del Brennero da entrambi i lati del confine e causare ulteriori ostacoli al passaggio dei tir.
Proprio per questi motivi si sono tenute già diverse riunioni sull’argomento a cui hanno preso parte i Consigli provinciali di Bolzano e Tirolo, oltre che l’amministratore delegato di Asfinag.