Patenti di guida: accordo Italia Kosovo

Firmato un accordo di reciprocità tra Italia e Kosovo.

L’accordo, che è stato firmato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, avvicinerà i due paesi migliorando i rapporti anche commerciali.

A siglare l’intesa il viceministro Edoardo Rixi e il ministro dell’Interno kosovaro Xhelal Svecla.

L’accordo reciprocità giunge al termine di un lungo negoziato tra il Mit e il Ministero dei Trasporti della Repubblica del Kosovo.

La conversione delle patenti di guida rilasciate dalla Repubblica del Kosovo consentirà di migliorare i rapporti tra i due paesi.

Secondo quanto dichiarato dal viceministro Rixi all’atto della firma “L’accordo rappresenta un importante strumento di cooperazione bilaterale ed agevolerà l’integrazione delle rispettive comunità, favorendo una positiva dinamica anche nel campo dell’autotrasporto a fronte della cronica mancanza di autisti che interessa il settore”.

L’accordo mitigherà carenza di autisti

L’accordo appena firmato, nel riconoscere la validità delle patenti professionali rilasciate dalla Repubblica del Kosovo, potrebbe contribuire notevolmente a migliorare la cronica carenza di autisti professionali che sta causando notevoli disagi nel settore dell’autotrasporto.

Sono molti, infatti, gli autisti stranieri che ambiscono a lavorare in Italia ma la difficoltà delle procedure per il riconoscimento dei titoli di abilitazione alla guida professionale scoraggiano gli scambi e le assunzioni.

Cosa dice la legge italiana sulle patenti extracomunitarie

Secondo la legge italiana, i titolari di una patente extracomunitaria (come quella kosovara) possono guidare in Italia con il documento d’origine fino a un anno dall’acquisizione della residenza nel nostro Paese, allegando alla patente una traduzione integrale e ufficiale. Trascorso questo lasso di tempo, per continuare a condurre veicoli sul territorio italiano devono convertire la patente. Tuttavia la conversione da patente straniera (extracomunitaria) a patente italiana è possibile soltanto se lo Stato che ha rilasciato l’abilitazione alla guida ha sottoscritto accordi di reciprocità con l’Italia. Altrimenti bisogna ripetere l’iter per il conseguimento della patente, sostenendo gli appositi esami di teoria e di pratica.

Ecco perché la firma dell’accordo riveste molta importanza, soprattutto per gli autisti professionali.