Frejus: senso unico alternato fino al 3 novembre

Proseguono i lavori di manutenzione del tunnel stradale del Frejus. Lavori necessari che, però, determinano numerosi disagi all’autotrasporto merci.

Si avvicina, infatti, la data di consegna, prevista per fine anno, della seconda canna del traforo. Sarà lunga 12,848 km e correrà parallela alla prima rendendo il tunnel del Frejus il più lungo traforo a doppia canna d’Europa. Un titolo in passato detenuto dal Gran Sasso.

Le interruzioni al Frejus

Il calendario dettagliato prevede la chiusura totale del traforo dalle ore 22 di sabato 19 ottobre alle 6 del 20 ottobre e dalle ore 22 di sabato 26 ottobre alle 6 del 27 ottobre.

Il senso unico alternato sarà invece attuato il lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e sabato nella notte, fra le ore 22.30 e le 4.45, tranne che giovedì 31 ottobre. Al seguente link il calendario fino al 3 novembre : calendario chiusure fino al 3 novembre 2024

La storia del traforo

Il 12 luglio del 1980 il Traforo del Frejus fu aperto al transito. Da quel momento venne eliminata la navetta feroviria su cui venivano caricati i veicoli che dovevano transitare tra Italia e Francia lungo il parallelo tunnel ferroviario. Fu una vera rivoluzione che rese molto più veloci e semplici i collegamenti tra le due nazioni.

Il traforo è gestito sul tratto italiano dalla Sitaf, che ha anche la gestione della A32. L’accesso al tunnel autostradale del Frejus è  tra Bardonecchia (Piemonte – Italia) e Modane (Savoia – Francia).

La galleria è dotata di 5 piazzole di sosta che permettono ad un automezzo pesante o ad un pullman di effettuare una sosta di emergenza. Inoltre, per garantire la sicurezza, c’è 1 posto di Controllo Centralizzato attivo sul lato Italia e 1 posto di Controllo Ausiliario sul lato Francia utilizzabile in caso di guasto. Ben 34 sono i rami di comunicazione. Le squadre aziendali di intervento, italiane e francesi, sono presenti 24 ore su 24.

Nel 1965, in occasione dell’inaugurazione del Traforo del Monte Bianco a Courmayeur, i due governi italiano e francese siglano un protocollo d’intesa con il quale si impegnano a realizzare il Traforo Autostradale del Frejus attraverso i comuni di Bardonecchia e di Modane e ad affidare i lavori di progettazione, realizzazione gestione dell’opera a due concessionarie: una francese, la SFTRF (Société Française du Tunnel Routier du Fréjus, fondata nel 1962) e una italiana, la SITAF. Inizia così la progettazione preliminare per la costruzione del Traforo e dell’Autostrada.

Sul versante italiano i lavori iniziano il 20 gennaio 1975. Il traforo viene inaugurato a luglio del 1980 ma aperto la traffico pesante solo nell’ottobre dello stesso anno. Solo negli anni 90 viene completata l’autotrada Torino Bardonecchia. I giochi olimpici invernali del 2006 spronano a nuovi lavori: il completamento (cioè due corsie per ogni senso di marcia) del tratto Savoulx-Bardonecchia, realizzato negli anni ’80 a carreggiata unica con tre corsie , e l’esecuzione della Variante alla SS 589 dei laghi di Avigliana.

Per adeguarsi ai requisiti minimi di sicurezza per le gallerie stabilite dall’Unione europea si parla nuovamente di una galleria parallela al Traforo del Frejus, perché solo questo progetto consente l’adeguamento dell’infrastruttura agli obblighi di legge. I lavori partono, finalmente, nel 2011.

Il 17 novembredel 2014 viene abbattuto l’ultimo diaframma della nuova galleria del Frejus. La messa in esercizio della seconda galleria, che renderà il Traforo del Frejus un’infrastruttura a due canne monodirezionali e ad una corsia di marcia per ogni senso, era prevista per il