Approvato anche dal Senato il Nuovo Codice della Strada. Il provvedimento si divide in due parti, la prima con le nuove regole sulla sicurezza e la mobilità. La seconda parte contiene invece una delega al Governo, introdotta dall’articolo 35, che propone alcuni “ordini del giorno” sui quali l’esecutivo dovrà lavorare. E per farlo avrà un anno di tempo. Proprio in questa delega sono confluiti alcuni degli emendamenti che erano stati proposti per tutelare gli autisti e i conducenti professionisti.
Ora il testo dovrà passare alla firma da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, dopo 15 giorni dalla pubblicazione, entrerà in vigore.
Le novità introdotte dal Codice
L’obiettivo dichiarato delle nuove norme del Codice è quello di aumentare la sicurezza sulle strade. Vengono infatti aumentati i casi e i tempi della sospensione della patente, introdotta la necessità di coperture assicurative per i monopattini elettrici, il divieto di circolare su alcune strade. Si inasprisce anche la sanzione per chi viene trovato alla guida in stato di ebbrezza e per chi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sempre allo scopo di aumentare la sicurezza per gli utenti “più deboli” della strada, cioè chi viaggia su due ruote, si introduce la distanza minima di sicurezza laterale durante i sorpassi. Anche per i limiti velocità la norma muta inasprendo la sanzione per chi li supera nei centri abitati. Viene al contrario limitato e meglio regolamentato l’utilizzo degli autovelox. Per i neo patentati, poi, mentre sale la soglia di “potenza” dei veicoli che potranno condurre, si aumenta il tempo durante il quale non potranno passare a mezzi più veloci: ben tre anni dal conseguimento dell’abilitazione alla guida.
Il contenuto della delega e il trasporto professionale
Il primo ordine del giorno a cui il Governo dovrà lavorare riguarda la sospensione breve della patente per gli autisti professionisti.
L’esecutivo dovrà “dare chiara indicazione, in fase attuativa delle nuove disposizioni in materia di sospensione breve della patente di guida, in merito al fatto che – ai fini dei controlli su strada e dell’applicazione della nuova sanzione della sospensione breve – la decurtazione dei punti in caso di violazioni commesse alla guida di un veicolo che richieda anche il possesso della CQC avvenga su uno solo dei titoli abilitati”. In tal modo si eviterebbe di incidere pesantemente sulla possibilità di lavorare degli autisti professionali.
Il secondo ordine del giorno, invece, che pure riguarda da vicino il mondo dell’autotrasporto, è quello relativo all’esternalizzazione delle revisioni dei veicoli pesanti.
Il Governo dovrà prevedere “la ricognizione delle attività pubbliche e private contemplate nel codice della strada e nel relativo regolamento nell’ottica di assicurare lo snellimento degli adempimenti a carico dell’utenza”. Nella delega si chiede anche di limitare il ruolo degli ispettori che dovranno limitarsi “all’acquisizione di una certificazione attestante il corretto funzionamento dell’unità”.
Le infrazioni e le sanzioni previste dal Codice
Chi verrà sorpreso a usare il telefono al volante avrà la sospensione di una settimana della patente e la decurtazione fino a 10 punti, con una multa da 250 a 1.000 euro. Se si avranno già meno di 10 punti, la sospensione arriverà a 15 giorni. Se si è recidivi, la multa arriva fino a 1.400 euro e la sospensione della patente può arrivare a 3 mesi.
Nel caso in cui l’uso del telefono mentre si guida abbia provocato un incidente le sanzioni aumentano.
Sospensione della patente e successiva revoca, con divieto di riottenerla per i successivi tre anni per chi verrà sopreso a guidare sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. Ma, ed è qui la principale novità, non occorrerà attendere l’esito del Drug test di laboratorio, basterà il risultato del test preliminare.
Per la guida in stato di ebbrezza si può giungere facilmente all’arresto. Vediamo in quali casi.
Multa da 573 a 2.170 euro e patente sospesa da 3 a 6 mesi nel caso in cui durante un controllo venga rilevato un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi litri. La sanzione va da un minimo di 800 a un massimo di 3.200 nel caso in cui il valore registrato sia compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, ma in questo caso è previsto anche l’arresto fino a 6 mesi, oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno. Al di sopra del limite di 1,5 grammi per litro l’arresto è da minimo 6 mesi a massimo un anno, mentre la sanzione potrà andare da 1.500 a 6.000 euro. Con un tasso alcolemico al di sopra degli 0,8 grammi per litro, scatterà anche l’obbligo di guidare solamente veicoli con l’accensione collegata al sistema di alcolock.
Sarà poi obbligatorio mantenere, in caso di sorpasso, una distanza di sicurezza laterale non inferiore a 1,5 metri. Questo per tutelare soprattutto ciclisti e motociclisti.
Per quanto riguarda i limiti di velocità il Codice prevede diverse fasce di infrazione. È prevista una sanzione tra 173 e 694 euro quando il superamento del limite è tra i 10 e i 40 km/h. Ma se ciò avviene in un centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, la multa varia da 220 a 880 euro con la sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Viene introdotta una forma di mitigazione delle sanzioni per chi prenderà più multe sullo stesso tratto stradale controllato tramite autovelox nel giro di un’ora. Dovrà infatti pagare solo una sanzione ma aumentata di un terzo. Regolamentata anche l’installazione. Gli autovelox, infatti, saranno utilizzabili solo nel caso in cui la velocità massima sul tratto di strada è inferiore di non più di 20 km/h rispetto a quanto previsto dal Codice per quella tipologia di strada. Il dispositivo dovrà essere preceduto da un apposito segnale a non meno di 1 chilometro prima e tra due autovelox si dovrà mantenere una distanza di almeno 3 chilometri sulle strade extraurbane principali e di almeno un chilometro su quelle secondarie.
Cambiano anche le norme del Codice per i neopatentati. Per i primi tre anni dal conseguimento della patente B non potranno essere guidati veicoli con potenza superiore a 75 kW per tonnellata né elettrici e ibridi con potenza superiore a 105 kW per tonnellata.
I monopattini, poi, potranno circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore ai 50 km/h.